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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Spaccio: sgominate due organizzazioni. 19 gli arresti

Con un'indagine i carabinieri della compagnia di Casoria ieri hanno sgominato due organizzazioni di spacciatori attive nelle zone di Poggioreale e Arpino

Diciannove ordinanze di custodia eseguite (13 in carcere e sei ai domiciliari), mentre una persona è sfuggita alla cattura: questo il bilancio al termine di un'indagine dei carabinieri della compagnia di Casoria  che ieri hanno sgominato due organizzazioni di spacciatori attive nelle zone di Poggioreale e Arpino.

Alcuni degli spacciatori erano coinvolti anche in furti con la tecnica del buco e le intercettazioni hanno consentito di ricostruire tutti i preparativi dei colpi, a cominciare dall'acquisto degli arnesi da scasso. Quando non avevano contante, i tossicodipendenti pagavano le dosi di cocaina con ricevute vincenti del Bingo o della Sisal.

I provvedimenti sono stati emessi dal gip Andrea Rovida su richiesta del pm Francesco Valentini, della Dda. Nel corso delle indagini, infatti, sono emersi anche collegamenti tra alcuni degli indagati ed esponenti di rilievo della criminalità organizzata, in particolare con persone vicine al boss Paolo Di Mauro, noto come "Paoluccio l'infermiere", inserito, all'epoca dei fatti, nell'elenco dei 30 latitanti più pericolosi.

Numerose le curiosità che emergono dalle intercettazioni. Preparando un furto in due uffici di Casoria, per esempio, tre ladri (uno dei quali è anche appassionato di gastronomia) si "tassano" ciascuno di 200 euro per comprare gli attrezzi; Massimiliano Del Piano ne parla a un'amica per la quale ha fatto anche la spesa: "Senti un po', ci sta... Stiamo finanziando un servizio. Abbiamo fatto una raccolta, va bene? Ora che scendi ne parliamo. Che ti volevo dire: vedi che ho preso un poco di provola ed un panino, ti ho portato due peperoni". Quindi il ladro si lamenta del suo "lavoro" e riprende a parlare della somma per acquistare gli attrezzi da scasso: "Ci siamo ritirati tardi stanotte, siamo andati... Ci serve un finanziatore per questo lavoro che dobbiamo fare e ci servono i ferri adatti, hai capito?"

Raccolta la somma, i banditi procedono all'acquisto del necessario in un notissimo centro commerciale. L'incaricato è sempre Massimiliano Del Piano, cui un complice suggerisce: "Prendi due pacchi di batterie da Scaramuzza". All'uscita, i complici si informano sul tipo di arnesi acquistati, in particolare sulle dimensioni della punta del trapano: "Che micce ti ha dato questo, sono buone le micce?". Del Piano chiarisce: "Una miccia rossa mi ha dato, quella là con il dentino sopra i due pollici, lunga un venti centimetri".
 

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