La denuncia di una lettrice: "Via Antonio De Curtis nel degrado più totale"
Manto stradale dissestato, erbaccia in ogni dove, un basso adibito a prostituzione e decine di bambini nudi che scorrazzano per la strada e le rispettive madri che urlano sino a notte fonda
Ennesima storia di degrado in una via napoletana, quella dedicata al principe della risata, Totò. "Più che una strada è una stradina, anzi un vicolo. Un tempo la topografia lo registrava come vico della Purità", ricorda una lettrice, Sara Pigna.
"Oggi è via Antonio de Curtis. Tralasciando il fatto che Napoli a Totò dovrebbe dedicarci un Corso e non un ex vicolo, la stradina è nei pressi di Via Foria, anzi per essere precisi è una sua parallela. Vi si può accedere per tre diverse rampe di scale o per una salita (Vico Avallone). Un tempo, dicono le cronache giudiziarie, era una piazza di spaccio, ora non più ma di sicuro la vivibilità non è aumentata. Manto stradale dissestato, erbaccia in ogni dove, un basso adibito a prostituzione e decine di bambini nudi che scorrazzano per la strada e le rispettive madri che urlano sino a notte fonda, mentre i mariti se ne stanno distesi su delle sedie a sdraio al centro della carreggiata. Direbbe Totò "squaquaracchiati".
Una strada che fa disonore a Napoli e ancora di più a Totò - sottolinea la lettrice - "che in questi vicoli ci passava la notte per lasciare biglietti da diecimila lire. Margaritas ante porcos".